Insurrezioni giacobite

Giacomo II d'Inghilterra e VII di Scozia ritratto da Peter Lely

Le insurrezioni giacobite, anche note come ribellioni giacobite o la guerra di successione britannica,[1] furono una serie di sommosse, rivolte e guerre nelle isole britanniche avvenute fra il 1688 e il 1746. Le sommosse avevano lo scopo di riportare sul trono Giacomo II d'Inghilterra e VII di Scozia, l'ultimo monarca britannico della dinastia Stuart, cattolico, deposto dal Parlamento durante la Gloriosa rivoluzione, e successivamente i suoi discendenti. La parola "giacobiti" deriva da Jacobus, il corrispondente latino del nome del re Giacomo.

La prima ribellione giacobita e la seconda ribellione giacobita sono state chiamate rispettivamente come "il quindici" e "il quarantacinque" perché avvenute nel 1715 e nel 1745.

Sebbene ognuna di queste insurrezioni abbia caratteristiche diverse, esse devono essere inquadrate in un'ampia serie di campagne militari condotte dai giacobiti nel tentativo di ristabilire gli Stuart sul trono di Scozia e d'Inghilterra (dopo il 1707, di Gran Bretagna). Giacomo II venne deposto nel 1688 e il trono venne reclamato da sua figlia Maria II congiuntamente con suo marito, l'olandese Guglielmo d'Orange (che era anche nipote di Giacomo II). La questione principale era la confessione religiosa: gli Stuart avevano come obiettivo il ripristino del cattolicesimo o almeno la sua liberalizzazione, mentre la maggioranza dei britannici voleva difendere il protestantesimo ormai consolidato.[2]

Lo storico Basil Williams afferma che, sebbene i complotti continuassero anno dopo anno, non ci fu mai un serio pericolo per la dinastia al potere.[3] Dopo l'ascesa del casato di Hannover al trono britannico nel 1714, le insurrezioni proseguirono e si intensificarono fino all'ultima ribellione giacobita ("il quarantacinque"), condotta da Carlo Edoardo Stuart, noto come "il Giovane Pretendente", che si risolse nella decisiva sconfitta della battaglia di Culloden del 1746. Da quel momento, si depose per sempre ogni speranza di riportare gli Stuart sul trono.

  1. ^ Jeremy Black, A Short History of Britain, London, Bloomsbury Publishing, 2015, p. 49–50, ISBN 978-1-4725-8668-1. URL consultato il 23 dicembre 2016.
  2. ^ Julian Hoppit, A Land of Liberty?: England 1689-1727, 2000, p. 222.
  3. ^ Basil Williams, The Whig supremacy, 1714-1760, 1962.

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